Come tutti ben sapete ogni anno il 27 gennaio ricorre la commemorazione delle migliaia di vittime del genocidio nazista; ebrei, disabili, omossessuali e molte altre persone innocenti hanno perso la vita nei campi di sterminio di Hitler.
Per fortuna, c'è anche chi, come un piccolo gruppo di ragazzi ebrei, è riuscito a fuggire dalla Germania e rifugiarsi in qualche piccolo paese, in questo caso Nonantola.
Qui hanno trovato rifugio temporaneamente in un edificio storico, Villa Emma, e al termine del loro esodo essi hanno raggiunto israele per tornare finalmente alla loro quotidianità che avevano abbandonato nel passato.
Il conservatorio di Mantova ha deciso di raccontare questa storia tramite una rappresentazione teatrale, in collaborazione con l'istituto Carlo D'Arco - Isabella D'Este, ideato e diretto da Giovanna Maresta.
Uno spettacolo fatto di musica, immagini e aneddoti adatti per far immergere il pubblico nell'atmosfera del tempo.
Eccovi alcuni scatti dell'evento fatti da Greta Torreggiani :
La rappresentazione racconta di un gruppo di 43 ragazzi ebrei in fuga dalla Germania a causa delle persecuzioni naziste e che tentano di raggiungere la Palestina. Per un anno il gruppo alloggia in una grande dimora abbandonata Villa Emma, assistito dalla Delasem, un'associazione fondata a Genova nel 1939 da Dante Almansi e dell'avvocato Leilo Valobra con lo scopo di assistere i profughi ebrei in fuga dall'Italia. Qui i giovani vivono, studiano e lavorano prepaandosi alla vita che li attende. Un giorno però la situazione precipita e . . .